Per le verità allora nascoste e i depistaggi che ne seguirono, la strage di Portella della Ginestra del Primo maggio 1947 continua ad essere ancora oggi oggetto di dibattito storiografico. Il volume di Francesco Petrotta, frutto di un'attenta e minuziosa ricerca archivistica animata da una profonda passione civile, colloca la drammatica vicenda nel contesto locale in cui ebbe a maturare, facendo una volta per sempre piazza pulita di tutte le fantasiose congetture che periodicamente, anche in buona fede, vengono offerte al giudizio dei lettori. In particolare, viene definitivamente smentito il coinvolgimento del governo americano nella pretesa lotta antibolscevica portata avanti dal bandito Giuliano, e in pari tempo acquista maggiore risalto il ruolo svolto dalla mafia di Piana degli Albanesi, guidata dal boss Ciccio Cuccia, come uno dei principali mandanti dell'azione delittuosa che terrorizzò per lungo tempo quella parte del territorio palermitano epicentro delle gesta del cosiddetto «re di Montelepre».
Francesco Petrotta, studioso della strage di Portella della Ginestra e del movimento contadino e socialista a Piana degli Albanesi, ha pubblicato diversi lavori, tra i quali si ricordano: Politica e mafia a Piana dei Greci da Giolitti a Mussolini (Palermo, La Zisa, 2001); La repubblica contadina di Piana degli Albanesi del 1945 (Palermo, La Zisa, 2006). Ha inoltre curato i volumi: Mafia e banditismo nella Sicilia del dopoguerra. La sentenza del Processo di Viterbo per i fatti di Portella della Ginestra (Palermo, La Zisa, 2002); Girolamo Li Causi, Portella della Ginestra. La ricerca della verità (Roma, Ediesse, 2007).