Giovedì 18 agosto a presentare il suo nuovo libro Con tutto il mio cuore rimasto, ci sarà Rosario Palazzolo per raccontarci la storia di un ragazzo rinchiuso da due donne in una stanza per punirlo di una colpa che in realtà non ha commesso.

“Con tutto il mio cuore rimasto” di Rosario Palazzolo, storia di un ragazzo rinchiuso da due donne in una stanza per punirlo di una colpa che in realtà non ha commesso
E’ un romanzo che ricorda Pirandello (non tutto ciò che appare è vero), ma se vogliamo salire più in alto ha qualche parentela con Joyce, con i suoi “epideci” che in senso laico indicano la trasfigurazione della realtà. Il romanzo racconta la storia di un ragazzo che è rinchiuso da due donne nella sua stanza per punirlo di una colpa che in realtà sembra non avere commesso, come si evince dal diario che il ragazzo stesso scrive nei giorni di prigionia. 
Il linguaggio dello scrittore acquista toni umoristici, irreali, stravaganti. Per cui le cose si complicano, non sono quelle che il ragazzo racconta o forse le racconta perché è prigioniero delle sue angosce. Palazzolo, che è anche drammaturgo e regista, inserisce continui colpi di scena. Il suo racconto è un fiume che parte dalla sorgente e s’inoltra nella valle con un linguaggio ora grottesco ora arrabbiato ora malinconico. È una sorta di giallo senza essere un giallo, un vino rosé che ha il gusto del vino bianco senza esserlo.  Non c’è una morale che rassicuri e neppure una immoralità che spaventi. Si tratta di un racconto che contiene la complessità della vita, le sue ombre trasparenti e le sue luci opache. 

Il linguaggio dello scrittore acquista toni umoristici, irreali, stravaganti e a discuterne con Palazzolo ci sarà Giuseppe Cutino.